HAPPY BIRTHDAY, LIZA «Non c'è un giorno in cui io non pensi a Michael.
Era un essere umano estremamente dotato, ma non è sopravvissuto - a mio parere - perché non gli erano mai state insegnate le "regole del gioco".
Lui e i suoi fratelli erano costretti a provare a tutte le ore, mentre gli altri bambini giocavano a basket... La vita di Michael è stata proprio quella dettata dal padre.
La religione della sua famiglia implicava che i bambini non fossero destinati a far parte del mondo dello spettacolo. Però, quando hanno cominciato a fare i soldi, per il loro padre è cambiato tutto.
Michael è stato usato e maltrattato fin quasi dalla sua nascita.
Ad un certo punto, lui ha preso le distanze dalla sua famiglia... ha creato quel posto meraviglioso - Neverland - per i bambini, e vi ha sostenuto a sua volta diverse famiglie.
Poi, un giorno, il padre di una di quelle famiglie chiamò Michael dicendo:
"Se non mi dai 30.000 dollari, dirò a tutti che ci hai provato con mio figlio".
E fu allora che Michael mi chiamò.
Quando ebbe finito il suo racconto, ricordo di aver fatto una pausa, e poi di aver detto: "Michael, forse dovresti dirlo al tuo avvocato...". Lui esclamò:
"Ma è pazzesco... È un ricatto!".
"Lo è", risposi io. "Ed è per questo che devi coinvolgere il tuo avvocato". [...]
Ciò che tutti in genere dimenticano è che, quando i bambini rimanevano a Neverland, con loro c'erano anche i rispettivi genitori. E venivano trattati grandiosamente.
Però poi altre persone sono salite sul carro.
Ricordo che Michael stava con una ragazza, ed era così innamorato di lei... un giorno venne da me per farmi vedere l'anello che aveva comprato per lei. [...]
Ma poi la ragazza lo ha rifiutato.
Gli confessò che in quel momento non era pronta ad impegnarsi. E gli disse di chiederglielo di nuovo dopo sei mesi.
Questo gli aveva spezzato il cuore. Conoscevo tutte le sue fidanzate, inclusa Lisa Marie, che è diventata sua moglie.
Alla fine, il disprezzo, la crudeltà, la crudele meschinità... queste sono le cose che hanno portato via la sua vita.
Lui è stato uno dei migliori performer che abbiamo mai avuto. Ha cambiato tutto. Ma quando era sul palco, era semplicemente un Re».
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Buon compleanno all'immensa Liza Minnelli, 76 anni oggi, che - figlia d'arte e lei stessa bambina-prodigio, per giunta segnata dalla dipendenza della madre da alcool e droghe - fu legata a Michael da un lungo e solido rapporto di amicizia, fin dai primissimi anni '80. Dopo aver partecipato in prima persona nel 2001 allo show in suo onore per i 30 anni di carriera solista, con una propria versione di "You Are Not Alone", gli propose anche un intervento sul palco del suo imminente programma TV "Liza's Back: All Stars Tribute", tra le celebrità che vi si sarebbero esibite insieme a lei.
Per poi farsi accompagnare direttamente da lui come testimone di nozze, il 16 Marzo 2002, in occasione del suo matrimonio con il produttore musicale David Gest.
Una coincidenza quasi beffarda, peraltro, ha voluto che, quando Michael ci lasciò il 25 Giugno 2009, Liza avesse appena vissuto - solo tre giorni prima - il quarantennale della scomparsa di sua madre, Judy Garland, stroncata da un'overdose di farmaci.
E il dramma del suo carissimo amico non potè non riaprirle per l'ennesima volta quella ferita. Oggi li ricordiamo insieme, in questa immagine che risale al 10 Marzo 1988, quando a New York Michael ricevette dall'UNCF il "Frederick D. Petterson Award" e dalla Fisk University una Laurea onoraria in Lettere Umane.