..::XSCAPE: EVADERE CON STILE::..
«Quando Michael sentì la canzone, impazzì. Disse: "Questo è quello di cui sto parlando! Questo è quello di cui sto parlando!". Gli faceva venire voglia di ballare».
Siamo nel 2002.
Un anno decisamente caotico per Michael, il quale si è visto dividersi tra cause nei tribunali per insolvenze contrattuali e scontri per il boicottaggio del suo ultimo album Invincible (pubblicato ad Ottobre dell'anno prima), da parte della sua casa discografica.
Ed è proprio alla fine di questo anno turbolento che, inaspettatamente, trapelò per la prima volta online, un inedito dal titolo Escape (successivamente nominata Xscape).
Inutile dire che nel corso dei primi mesi del 2003, il brano si era ormai già diffuso a macchia d'olio tra la fanbase e, talmente era tanta l'eccitazione che, inevitabilmente, iniziarono a nascere anche i primi rumors.
C'era chi si chiedeva da dove saltasse fuori questo pezzo. C'era chi ipotizzava che questo leaked, potesse essere un segnale per un imminente ritorno di Michael sulle scene. Iniziò addirittura a girare la voce di un presunto album, di nome Resurrection, su cui Michael stava lavorando.
Insomma, le ipotesi furono tantissime!
Peccato che, come spesso accade, la realtà era ben diversa.
Con grande rammarico, si scoprì che la fantasia dei fans, volò troppo velocemente. Xscape, si rivelò essere un preannuncio del nulla. Si trattò semplicemente di un leaked diffuso illegalmente sulla rete, azione che si dice fece molto arrabbiare Michael.
In questo modo, per anni il brano rimase su internet a prender polvere, sconosciuto al resto del mondo, in attesa di un ben più meritato destino.
Dopo 12 anni, nel 2014, Xscape riceverà finalmente il suo meritato riconoscimento, venendo non solo inserita nel secondo album postumo dell'artista ma scelta anche come title track!
Ma cosa rese Xscape, già all'epoca, uno dei brani preferiti dai fans?
Beh, la domanda che oggi vi sto ponendo, credo possa ritenersi al quanto semplice.
Pur provenendo dalla stessa famiglia di Invincible, essendo stata anch'essa prodotta da Rodney Jerkins, è senz'altro ben più superiore, ad altre inserite poi nella tracklist finale di quest'ultimo.
Sì, perché se è vero che in Invincible l'impronta troppo tecnologica e computerizzata, sembra quasi snaturare e lascia spesso un senso di freddezza, è altrettanto vero che in Xscape, ritroviamo invece un'atmosfera molto più "di casa". Il pezzo, suona infatti come un classico di Michael Jackson (penso a canzoni altrettanto grintose del passato come Bad, Jam, They Don’t Care About Us). Insomma, un ritorno alle origini per quello che ritengo essere uno dei brani più cazzuti ed energici, del Michael del nuovo millennio.
La canzone, inizia col suono di una porta di una cella che viene aperta, la guardia va a controllare un detenuto ma la cella è vuota.
Il tema, non è senz'altro nuovo per noi fans.
La prigione, come la cella, sono infatti tutte metafore che possiamo facilmente ricondurre alla vita dello stesso artista: da sempre perseguitato e rinchiuso dietro i cancelli di un mondo fittizio.
Una breve ed efficace introduzione, atta a trasportarci nei drammi ormai "familiari", del nostro Michael.
Tra l'altro, piccola curiosità che forse non tutti sanno, essendo io un amante di serie televisive americane, anni fa ebbi modo di scoprire con piacere che questa intro, è stata presa in realtà da una famosa serie di HBO del 1997, chiamata Oz, ambientata appunto in un carcere penitenziario. Ad un certo punto, in un episodio se ricordo bene della 2° stagione, c'è la precisa scena dove si vede una guardia dirigersi verso la cella e dire la famosa frase "Open up 6. He's gone!", utilizzata poi, appunto, in Xscape. E' evidentemente che anche Jerkins, era un fan della serie.
Altro classico di Michael Jackson, è quello di farti vivere fortemente la storia narrata, sfruttando i suoni del contesto, come veicolo di immaginazione.
Difatti, come se la potente base musicale non bastasse già di suo, suoni di sirene e di elicotteri che sfrecciano, si aggiungono al tappeto musicale, per intensificare ancor più la trama. La tensione è talmente palpabile che da spettatore esterno, ti ritrovi catapultato in una scena del miglior genere thriller/poliziesco che possa esserci. La cosa curiosa è che nonostante siamo ancora solo ai primi secondi della canzone, nonostante la storia debba ancora effettivamente partire, ti senti già così parte integrante della faccenda che inevitabilmente ti chiedi "ca**o e se ora mi catturano?!". Ditemi che non capita solo a me, vi prego
Parte la strofa e già dalle prime note, possiamo sentire nella voce di Michael, l'intensità di quello che ci sta raccontando.
Risulta subito chiaro che l'evaso è lui stesso e la spensieratezza e la freschezza della gioventù, sono ormai un lontano ricordo.
Ascoltate quando canta sostenuto dai cori, i versi "Xscape is what i need, away from electric eyes", dal minuto 0:55 a 0:59.
I bassi da lui utilizzati, sono a dir poco eccezionali!
La maturità vocale, avrà anche limitato sulle note alte ma in quanto a bassi, ha esaltato letteralmente un mondo!
Continua l'ascolto del pezzo e Michael esegue un cambio di chiave ed aumenta ancor di più la disperazione.
Sentite al minuto 1:03 e 1:07 come pronuncia le parole "around" e "town". Sentite con che intensità le allunga e le trascina. E' il peso dell'angoscia a cantare, in tutto il suo tormento.
Arriva il ritornello che, sostenuto dai cori, accentua ulteriormente il senso di malessere del nostro protagonista. Michael, vuole fuggire dai media e da una società corrotta che lo vuole incatenato. E' lui, contro un sistema che proprio non vuole lasciarlo in pace.
Prosegue l'ascolto, sentite dal minuto 1:50 a 1:55, quando canta "But games and money is all she ever thought of". Qui, ai suoi già citati bassi meravigliosi, si unisce uno splendido screaming, un graffio al cantato che ritroveremo poi nuovamente nei versi successivi.
Gli stili e le varie tecniche vocali adoperati in questo pezzo, sono da lasciar senza fiato! Una miniera d'oro da scoprire, per chi soprattutto ha la passione per il canto e vuole imparare a cantare. Una vera e propria accademia di canto di livello Alfa, dal più grande di tutti!
Sentite dal minuto 2:01 a 2:08. Sentite i suoni gravi che utilizza quando canta "It's time to make a change" e come, subito dopo, cambia nuovamente registro mentre canta "Why is it I can't do whatever I want to?". E' come fare un meraviglioso giro sulle montagne russe. Un giro, dal quale, vorresti non scendere più per il resto della tua vita!
Ed ancora, sentite la parte del bridge dal minuto 3:00 a 3:14. Sentite le armonie in crescendo. Sentite come Michael si contrappone ai vari cori. E' un meraviglioso duetto, quello che stiamo ascoltando. Sentite la forza che imprime in quei "yeah, oh, yeah, hoo", dal minuto 3:14 a 3:18. Fantastico!
Sentite il battito pressante della base, dal minuto 3:18 a 3:26. Sentite come vi risuona dentro?
E' il battito del vostro cuore che si piega alla melodia stessa!
La canzone procede verso il finale con Michael che continua a ribadire le sue frustrazioni, fino ad arrivare al minuto 4:42, dove il suo solenne "auow", lascia spazio ad una energica strumentale nella quale il basso incalzante, la chitarra ritmica funky e gli ad-libs di Michael, sanciscono la fine di questo capolavoro artistico straordinario.
Per concludere, Xscape è un brano nel quale è racchiusa tutta l'esperienza, la maturità e soprattutto la storia, di un Michael ormai quarantenne, con alle spalle un vissuto privato ed artistico, oltre ogni limite.
Peccato che, come spesso accade, la realtà era ben diversa.
Con grande rammarico, si scoprì che la fantasia dei fans, volò troppo velocemente. Xscape, si rivelò essere un preannuncio del nulla. Si trattò semplicemente di un leaked diffuso illegalmente sulla rete, azione che si dice fece molto arrabbiare Michael.
In questo modo, per anni il brano rimase su internet a prender polvere, sconosciuto al resto del mondo, in attesa di un ben più meritato destino.
Dopo 12 anni, nel 2014, Xscape riceverà finalmente il suo meritato riconoscimento, venendo non solo inserita nel secondo album postumo dell'artista ma scelta anche come title track!
Ma cosa rese Xscape, già all'epoca, uno dei brani preferiti dai fans?
Beh, la domanda che oggi vi sto ponendo, credo possa ritenersi al quanto semplice.
Pur provenendo dalla stessa famiglia di Invincible, essendo stata anch'essa prodotta da Rodney Jerkins, è senz'altro ben più superiore, ad altre inserite poi nella tracklist finale di quest'ultimo.
Sì, perché se è vero che in Invincible l'impronta troppo tecnologica e computerizzata, sembra quasi snaturare e lascia spesso un senso di freddezza, è altrettanto vero che in Xscape, ritroviamo invece un'atmosfera molto più "di casa". Il pezzo, suona infatti come un classico di Michael Jackson (penso a canzoni altrettanto grintose del passato come Bad, Jam, They Don’t Care About Us). Insomma, un ritorno alle origini per quello che ritengo essere uno dei brani più cazzuti ed energici, del Michael del nuovo millennio.
La canzone, inizia col suono di una porta di una cella che viene aperta, la guardia va a controllare un detenuto ma la cella è vuota.
Il tema, non è senz'altro nuovo per noi fans.
La prigione, come la cella, sono infatti tutte metafore che possiamo facilmente ricondurre alla vita dello stesso artista: da sempre perseguitato e rinchiuso dietro i cancelli di un mondo fittizio.
Una breve ed efficace introduzione, atta a trasportarci nei drammi ormai "familiari", del nostro Michael.
Tra l'altro, piccola curiosità che forse non tutti sanno, essendo io un amante di serie televisive americane, anni fa ebbi modo di scoprire con piacere che questa intro, è stata presa in realtà da una famosa serie di HBO del 1997, chiamata Oz, ambientata appunto in un carcere penitenziario. Ad un certo punto, in un episodio se ricordo bene della 2° stagione, c'è la precisa scena dove si vede una guardia dirigersi verso la cella e dire la famosa frase "Open up 6. He's gone!", utilizzata poi, appunto, in Xscape. E' evidentemente che anche Jerkins, era un fan della serie.
Altro classico di Michael Jackson, è quello di farti vivere fortemente la storia narrata, sfruttando i suoni del contesto, come veicolo di immaginazione.
Difatti, come se la potente base musicale non bastasse già di suo, suoni di sirene e di elicotteri che sfrecciano, si aggiungono al tappeto musicale, per intensificare ancor più la trama. La tensione è talmente palpabile che da spettatore esterno, ti ritrovi catapultato in una scena del miglior genere thriller/poliziesco che possa esserci. La cosa curiosa è che nonostante siamo ancora solo ai primi secondi della canzone, nonostante la storia debba ancora effettivamente partire, ti senti già così parte integrante della faccenda che inevitabilmente ti chiedi "ca**o e se ora mi catturano?!". Ditemi che non capita solo a me, vi prego
Parte la strofa e già dalle prime note, possiamo sentire nella voce di Michael, l'intensità di quello che ci sta raccontando.
Risulta subito chiaro che l'evaso è lui stesso e la spensieratezza e la freschezza della gioventù, sono ormai un lontano ricordo.
Ascoltate quando canta sostenuto dai cori, i versi "Xscape is what i need, away from electric eyes", dal minuto 0:55 a 0:59.
I bassi da lui utilizzati, sono a dir poco eccezionali!
La maturità vocale, avrà anche limitato sulle note alte ma in quanto a bassi, ha esaltato letteralmente un mondo!
Continua l'ascolto del pezzo e Michael esegue un cambio di chiave ed aumenta ancor di più la disperazione.
Sentite al minuto 1:03 e 1:07 come pronuncia le parole "around" e "town". Sentite con che intensità le allunga e le trascina. E' il peso dell'angoscia a cantare, in tutto il suo tormento.
Arriva il ritornello che, sostenuto dai cori, accentua ulteriormente il senso di malessere del nostro protagonista. Michael, vuole fuggire dai media e da una società corrotta che lo vuole incatenato. E' lui, contro un sistema che proprio non vuole lasciarlo in pace.
Prosegue l'ascolto, sentite dal minuto 1:50 a 1:55, quando canta "But games and money is all she ever thought of". Qui, ai suoi già citati bassi meravigliosi, si unisce uno splendido screaming, un graffio al cantato che ritroveremo poi nuovamente nei versi successivi.
Gli stili e le varie tecniche vocali adoperati in questo pezzo, sono da lasciar senza fiato! Una miniera d'oro da scoprire, per chi soprattutto ha la passione per il canto e vuole imparare a cantare. Una vera e propria accademia di canto di livello Alfa, dal più grande di tutti!
Sentite dal minuto 2:01 a 2:08. Sentite i suoni gravi che utilizza quando canta "It's time to make a change" e come, subito dopo, cambia nuovamente registro mentre canta "Why is it I can't do whatever I want to?". E' come fare un meraviglioso giro sulle montagne russe. Un giro, dal quale, vorresti non scendere più per il resto della tua vita!
Ed ancora, sentite la parte del bridge dal minuto 3:00 a 3:14. Sentite le armonie in crescendo. Sentite come Michael si contrappone ai vari cori. E' un meraviglioso duetto, quello che stiamo ascoltando. Sentite la forza che imprime in quei "yeah, oh, yeah, hoo", dal minuto 3:14 a 3:18. Fantastico!
Sentite il battito pressante della base, dal minuto 3:18 a 3:26. Sentite come vi risuona dentro?
E' il battito del vostro cuore che si piega alla melodia stessa!
La canzone procede verso il finale con Michael che continua a ribadire le sue frustrazioni, fino ad arrivare al minuto 4:42, dove il suo solenne "auow", lascia spazio ad una energica strumentale nella quale il basso incalzante, la chitarra ritmica funky e gli ad-libs di Michael, sanciscono la fine di questo capolavoro artistico straordinario.
Per concludere, Xscape è un brano nel quale è racchiusa tutta l'esperienza, la maturità e soprattutto la storia, di un Michael ormai quarantenne, con alle spalle un vissuto privato ed artistico, oltre ogni limite.
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