"ПРЕКРАСНОТО Е ВИНАГИ СТРАННО. НЕ ИСКАМ ДА КАЖА, ЧЕ ТАЗИ СТРАННОСТ Е ПОСТИГНАТА ПРЕДНАМЕРЕНО, ХЛАДНОКРЪВНО, ПОНЕЖЕ В ТОЗИ СЛУЧАЙ ТЯ БИ БИЛА ЧУДОВИЩНА, БИ ИЗЛЯЗЛА ИЗВЪН РЕЛСИТЕ НА ЖИВОТА. КАЗВАМ САМО, ЧЕ ПРЕКРАСНОТО ВИНАГИ СЪДЪРЖА МАЛКО ЧУДАТОСТ, НАИВНА, НЕВОЛНА, НЕСЪЗНАТЕЛНА ЧУДАТОСТ, И ЧЕ ИМЕННО ТАЗИ ЧУДАТОСТ ГО ПРАВИ ПРЕКРАСНО. ТЯ Е НЕГОВ БЕЛЕГ, НЕГОВА ОСОБЕНОСТ. ОБЪРНЕТЕ СЪЖДЕНИЕТО МИ И СЕ ОПИТАЙТЕ ДА СИ ПРЕДСТАВИТЕ БАНАЛНА КРАСОТА!"
Шарл Бодлер



* ESSERE MICHAEL JACKSON

 



Pezzetti d sue varie interviste
“Ho sempre cercato di essere un pioniere in tutto quello che ho fatto”. The King of Pop, raccontato nelle sue stesse parole: 1000, per l’esattezza
"Devo dire tutto ciò che dicono sempre i compositori: non sei tu a scrivere la canzone, è la canzone che si scrive da sola”.
Intervista a MTV, 1999.
[Parlando di Thriller] “Puoi crederci o no, ma ho paura di guardare i film horror. Non mi piace davvero guardarli. Non avrei mai pensato che sarei stato coinvolto a fare cose del genere…”.
Intervista a MTV, 1999.
“Quando ero piccolo sono cresciuto in un mondo adulto. Sono cresciuto sul palco. A sette anni mi esibivo nei locali notturni. Ho visto ragazze togliersi i vestiti durante gli striptease. Ho visto persone combattere e gettarsi l’una sull’altra e adulti comportarsi come maiali. Ecco perché odio i club. Non mi piace andarci – l’ho già fatto, ci sono già stato. Ecco perché in compenso ora cerco di godermi quello che non ho potuto fare da piccolo. Quindi chi viene a casa mia vedrà che ho giostre, un cinema e un sacco di animali”.
Gold Magazine, 20 dicembre 2002.
“Ho sempre apprezzato la sensazione di essere sul palco, la magia che ne deriva. Quando sono sul palco è come se tutto a un tratto arrivasse una magia da qualche parte e lo spirito ti colpisse facendoti perdere il controllo di te stesso. Sono salito sul palco al concerto di Quincy (Jones) al Rose Bowl e io non volevo andare in scena. Cercavo di evitarlo, nascondendomi e sperando che non mi avrebbe visto nascosto dietro la gente; poi mi ha chiamato. Sono andato su e sono letteralmente impazzito. Ho cominciato ad arrampicarmi sul palco, sugli altoparlanti, l’attrezzatura delle luci. Il pubblico ha iniziato a partecipare, io ho iniziato a ballare e cantare e questo è ciò che accade”.
Interview, ottobre 1982.



“Ritengo di non essere mai soddisfatto delle mie performance, mai”.
Intervista Abc News, 1995.
“Uno dei miei passatempi preferiti è stare con i bambini, parlare con loro, giocare con loro. Sono una delle ragioni principali per cui faccio quello che faccio. […] Tanta gente pensa che certe cose siano infantili, ma gli adulti non sono altro che bambini che hanno perso tutto della vera magia”.
Melody Maker, marzo 1980.
“Fred Astaire era il mio vicino di casa. Lo vedevo ogni giorno quando giravo in scooter. Mi diceva sempre: “Diventerai una grande star”. Pensava che io fossi un grande artista e un grande ballerino. Ogni volta mi diceva, “Sei il migliore“, e io, “No, tu sei il migliore“. Ricordo la prima volta che ho fatto il moonwalk. Fred mi ha chiamato a casa. Stava gridando al telefono. Diceva che fosse la miglior performance mai vista. Gli risposi: “Andiamo!”. E lui: “Michael, hai spaccato. Sei un ballerino pazzesco”. Ho detto: “Beh, se me lo dici tu allora non ho bisogno di alcun premio“. Ero stato nominato per un Emmy per quell’esibizione. Non lo vinsi, ma non mi importava. Fred Astaire era impazzito per la mia performance. Questo era l’unico premio di cui avessi bisogno”.
Gold Magazine, 20 dicembre 2002.
“Senza sogni non esiste creatività. Il desiderio creativo in noi deriva dal malcontento – un malcontento divino che cerca di cambiare, di trasformare, di riempire il mondo con più magia. La mia priorità nella vita è quella di fare la differenza, sfidare l’ignoto e territori inesplorati e lasciarmi alle spalle qualche traccia”.
Chicago Tribune, 16 agosto 1992.
“Perché mi tocco tra le gambe? Penso che succeda inavvertitamente. Quando ballo interpreto i suoni, la musica. Se il basso tiene il ritmo, divento il basso. Quando suona un violoncello o uno strumento a corde mi muovo lievemente. Divento l’emozione che c’è nei suoni. Perciò quando eseguo un movimento e mi tocco tra le gambe è la musica che mi porta a farlo. Mi viene così. Sono schiavo del ritmo”.
Intervista a Oprah Winfrey, febbraio 1993.
“Le persone non si guardano dentro con onestà, puntano sempre il dito verso gli altri; la colpa è sempre dell’altro. Devi cambiare tu. Guarda dentro te stesso e comincia a cambiare”.
Ebony Jet, novembre 1988.
“Ho fatto l’intervista televisiva più vista nella storia con Oprah Winfrey. Ma i media tendono a voler travisare quello che dici e giudicare. Voglio parlare di musica e arte. […] Se potessi stare faccia a faccia con Walt Disney o Michelangelo mi dovrebbe interessare quello che fanno nella loro vita privata? Essendo un loro fan, vorrei solo conoscere la loro arte”.
Usa Today, 14 dicembre 2001.
“La mia prima volta sul palco? Avevo cinque anni. Era una recita scolastica. Abbiamo dovuto indossare camicie bianche e pantaloncini corti. E mi ricordo che dissero: “Il piccolo Michael Jackson sta venendo a cantare Climb Every Mountain”. Ho ricevuto l’applauso più forte. Quando sono andato al mio posto, mio ​​nonno e mia madre stavano piangendo. Mi hanno detto: “Non possiamo credere che tu abbia cantato così bene“”.
TV Guide Interview, novembre 2001.



“Ci sono molte cose tristi nel mio passato: la mia adolescenza, mio padre… tutte queste cose mi hanno reso molto triste. Mio padre mi picchiava. Mi rimproverava di essere triste. Era molto autoritario e severo. Qualcuno potrebbe chiamarla un’educazione severa o quant’altro, ma era davvero severo e duro. Bastava un suo sguardo e avevo paura. Ci sono stati momenti in cui stavo male solo a vederlo; quando si avvicinava mi veniva da vomitare”.
Intervista a Oprah Winfrey, febbraio 1993.
“Ho sempre voluto fare della musica che fosse in grado di influenzare o ispirare le altre generazioni. Speri sempre che quello che crei sopravviva, che sia una scultura, un dipinto o musica. Come Michelangelo, che infatti diceva: “L’artista prima o poi se ne va, ma il suo lavoro può sopravvivere. Ecco perché, per sfuggire alla morte, cerco di legare la mia anima al mio lavoro“. Ed è così che mi sento. Metto tutto me stesso nel mio lavoro. Voglio che viva”.

Ebony Magazine, 12 novembre 2007.

Association On The Line

 


Brad Buxer et Michael Prince font une conférence le samedi 16 avril 2022 à l'Abbey Road Institute.
La session d'après-midi est déjà complète ! Merci pour votre intérêt et soutien dans cet événement dédié à l'univers créatif de Michael Jackson en studio.
Pour info, vous pouvez encore participer à "Making HIStory with MJ" avec la session du matin.
Toutes les infos ici :

Michael Jackson life story | biography of Michael Jackson

 


all4michael

 https://twitter.com/MlKEJACK/status/1492309580717690880

🙂 I'm a pepper, you're a pepper tooooooo

Kerry Hennigan

 



Last night I saw the Adelaide Symphony Orchestra in a show called John Williams at 90, paying tribute to the incredible film music of the creator of the scores for Star Wars, Close Encounters, E.T. the Indiana Jones and Jurassic Park films, Schindler’s List and many, many others. One of the ‘others’ was Spielberg’s “Hook” which, as we know, was a film in which Michael had hoped to play Peter Pan as an adult. But the script’s jaded, middle-aged Peter who had lost touch with his youthful magic, probably wasn’t what Michael had in mind, and at some point the project was no longer planned to be a musical. Spielberg cast Robin Williams in the role, with Julia Roberts as Tink. But they were all upstaged by Dustin Hoffman in an OTT performance as Captain Hook. John Williams did the score for this as for so many other Spielberg films, but what I didn’t know, but which I learned last night, was that JW had actually written eight songs for Hook in anticipation of it being a musical. Two of those songs ended up being used in the soundtrack anyway. But, as I’m sitting there in the Adelaide Festival Theatre, I’m imagining Michael playing the adult Peter Pan and having eight musical numbers in the film - although they probably wouldn't have all been sung by Peter, but still... Music from "Hook" was used in the theme park at Neverland ranch, as anyone who has attended one of Brad Sundberg's Neverland sessions will know! By the way, JW’s son Joseph was lead singer with Toto. And, of course, the music JW wrote for E.T. is used on the E.T. Storybook album which Michael narrates and on which he sings "Someone in the Dark" written by Alan and Marilyn Bergman.) Ah, the connections we weave! - Kerry



MJ Brasil: Forever Michael

 


Hoje é o aniversário do Prince Jackson. Filho mais velho de MJ, Prince estuda cinema e está sempre envolvido nos trabalhos sociais que seu pai defendia.
Parabéns Prince. 🥳🤴

Наградата Хектор Баржо: Време е да гласувате!

 12 Февруари 2022 Г


Наградата Hector Barjot за най-добра колекция на Майкъл Джексън е тук и е време да гласувате!

Както всяка година, Hector Barjot организира тази невероятна и забавна награда, за да покаже невероятни колекции от фенове по целия свят!

Изданието 2022 има 6 финалисти и начинът на гласуване е променен. За да гласувате, ще трябва само да гледате любимата си колекция в youtube канала на Хектор.

Така че едно мнение = един глас.

И можете да гледате толкова пъти, колкото искате!

Тук Хектор обяснява наградата:

Победителят ще бъде обявен на 26 февруари в полунощ!

И така, време е да гласуваме:

За да гласувате за Джонатан (САЩ), гледайте тук:

За да гласувате за Majki (Швеция), гледайте тук:

За да гласувате за Робин (Германия), гледайте тук:

Гласувайте за Дилън (Белгия), гледайте тук:

Гласувайте за Iris (Франция), гледайте тук:

Гласувайте за Вилемир (Германия), гледайте тук:

Успех на всички! Вижте победителя на 26 февруари!

За Хектор:  YOUTUBE канал  /  FACEBOOK  /  Tipeee  /  Twitter

https://www.mjvibe.com/


M.J

  Michael Jackson owned the rights to the Beatles' songs. The singer's passion for the band and his love for their songs caused him ...

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