Nations Of Magic · Grammy Awards, New York, March 1988

 

Antonino Filippo Fazzino

 

Un anno senza lo zio Manu

Ciao zio, già è passato un anno da quando ci hai lasciato, lasciandomi col brutto compito di darne la notizia alla tua nipotina Cetty e a tutto il fansquare.

Si, perché lo zio non voleva che chi lo conosceva qui si preoccupasse per lui, voleva tornare e dire a tutti : " eccomi, sono qui e sto bene".

Impossibile per me dimenticare il nostro unico incontro a Napoli per l' MJDAY. Il caffè , la birra , quei passi di danza assieme. I tuoi racconti...puuuu quante me ne hai raccontate , e le foto che non volevi che ti scattassi e te li rubavo ,e mai avrei potuto immaginare una foto del genere, come se Michael ti accompagnasse. E poi.. e poi quell'abbraccio forte, talmente forte che sembrava come se non ci dovessimo vedere più. Sembrava.

Per chi non avuto il piacere di conoscere lo zio Manu...beh, lo zio Manu era l'amico che ognuno vorrebbe al proprio fianco, l'uomo che desidera ogni donna. Era Mc Fly, lo zio , alcuni lo chiamavano il nuovo Troisi. Amava Michael Jackson e come lui si sentiva uno " straniero a mosca " . E quanti racconti ha scritto su la musica di Michael mettendo dentro molti di noi...Di fatto amava la scrittura e scriveva benissimo, sono sicuro che se Coelho l'avesse conosciuto lo avrebbe definitivo il " guerriero della luce" si perché Il guerriero della luce è colui che è capace di comprendere il miracolo della vita. E la battaglia del guerriero è la vita stessa.

Ciao zio — с/ъс Emanuele Mosca.

Marco Ruggeri

 Certo è che quelli che hanno gestito la celebrazione di Thriller devono essere limitati forte. E li pagano pure.

Tra questi fenomeni nessuno che abbia pensato di riprodurre per il merchandise le t shirts di Beat It, anziche le cinesate con grafica da copisteria universitaria. Che poi, oltre a quelle fantastiche di Michael ce ne sono di belle da attingere anche tra i ballerini/comparse.

Michael Jackson - Beat It (Official 4K Video)

Vittoria Moccia

 https://www.facebook.com/1284576854/videos/853441485783792?idorvanity=39992349576

 UN MUSEO PER MICHAEL JACKSON 

Da quando John Branca, co-esecutore testamentario di Michael Jackson, si è unito a Instagram e TikTok a novembre, hanno iniziato a fioccare altisonanti video-annunci rivolti ai fan del Re del Pop.

L’ultimo di questi risale ad alcune ore fa e riguarda i tanto desiderati musei dedicati a MJ, che finalmente sembrano rientrare tra le priorità assolute dell’Estate.

Nel VIDEO, sottotitolato in ITALIANO, Branca svela i luoghi in cui potenzialmente questi progetti potranno realizzarsi, spiegando i motivi dell’esclusione del Neverland Ranch come sede degli stessi e riconfermando che l’attesissimo biopic è in pieno corso d’opera.

Jacksons Empire Yulia Julia

 

Sadly, sadly, we live in a state of fear. Everyday we hear of war on the news, on the radio and television and the newspapers, always of war. We hear of nations hurting each other, of neighbours hurting each other, of families hurting each other and the children killing each other. We must learn to live and love each other before it’s too late. We have to stop! We have to stop the prejudice, we have to stop the hating, we have to stop living in fear of our own neighbours. I would like all of you now to take the hand of the person to the left and to the right. Go ahead! Right now! I mean it! Don’t be shy! Do it! It starts now! To the person next to you. To the left and the right. I mean it. Right now! Go ahead! Don’t be shy. Do it! Do it! Now, tell the person ... tell the person next to you that you care for them. Tell them that you care for them. Tell them that you love them. Tell them that you love them. This is what makes the difference. Together we can make a change of the world. Together we can help to stop racism. Together we can help to stop prejudice. We can help the world live without fear. It’s our only hope, without hope we are lost. - Michael Jackson #michaeljackson

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After the show I would run into Rose Fine’s room. We’d read and have warm milk and I needed that so badly. She would always say to me, “The door’s open”, and she would leave her door open. She called me her son. Whenever you go on the plane, you see these seven little black kids and a black father, all got big Afros, and this old white Jewish woman would be in the back. They would stop her and go, "Who are you?" She would say, "I´m the mother." She would say it every time and they would let her go. Sweet story. She was special. I needed her. - Michael Jackson

1993: Madonna at Michael Jackson Concert in Mexico

 

Нации на магията