Ma non di quelle che vi portano il dolcetto o il carbone a seconda che abbiate fatto i buoni o i cattivi: le Befane come lei il carbone ve lo portano a prescindere. E se avete fatto i bravi, inventerà prove o pagherà testimoni per dimostrare che non lo siete.
Fra le sue tante azioni contro il Re del Pop, ricordo quando negli anni '90 pagò ex dipendenti di Neverland affinché partecipassero al suo programma televisivo, dal titolo "Hard Copy", e parlassero male di MJ.
In questo senso, il caso più eclatante fu quello di Blanca Francia - madre della falsa vittima di abusi, Jason Francia - la cui testimonianza nel processo del 2005 fu smontata pezzo dopo pezzo dall'avvocato Thomas Mesereau.
Inoltre, sempre su "Hard Copy", la Befana diede ampia visibilità anche al truffatore cileno Victor Gutierrez (autore del libro "Michael Jackson was my lover - il diario segreto di Jordie Chandler") perché raccontasse di aver visto una videocassetta in cui MJ molestava uno dei propri nipoti.
Michael, per una volta, fece causa e vinse: fu dimostrato che la cassetta non esisteva e che la storia era falsa. Il buon Gutierrez, per non pagare al Re del Pop il giusto risarcimento di 2.7 milioni di dollari, scappò in Messico.
Come se non bastasse, nel 2005, Befy sfoderò le sue dita sorprendentemente prensili e si avventurò nella scrittura di un libro dal titolo "Be Careful Who You Love: Inside the Michael Jackson Case" ("Stai attento a chi vuoi bene: dentro il caso di Michael Jackson"), dimostrando ancora una volta che quella sera in cui Michael si rifiutò di abbassarsi i gold pants non l'aveva mai digerita.
Anche perché, a un accanimento del genere, non trovo altre spiegazioni se non una composta da cinque, prevedibili parole: SOLDI.
Buona Epifania a tutti.