Manila Postuma

 

Michael e...

TOM MESEREAU (1 luglio 1950)

"Il modo in cui è stato torturato da persone che volevano trarre profitto dalla sua originalità è stata una delle grandi tragedie del nostro tempo". Parlando con Jacob Rohan - 2011

Per la maggior parte dei fan Tom Mesereau è considerato un eroe dopo aver rappresentato e fatto assolvere Michael al processo di Santa Maria nel maggio 2005.

Ancora oggi, dopo la sua triste morte, Mesereau continua a difendere Michael in TV e nei periodici, riportando ai media la vera essenza di Michael Jackson.

Quando Randy Jackson si rivolse a Mesereau per rappresentare Michael al suo processo, questi rifiutò in un primo momento perché stava rappresentando l'attore Robert Blake per l'omicidio della moglie. Ma dopo un grave litigio con Blake prima del processo, Mesereau si ritirò e si recò a Santa Maria per difendere Michael.

Per Michael divenne una nomina importante.

Mesereau si rese subito conto che non tutto era a posto intorno a Michael per quanto riguardava le gravi accuse. Ma come ha detto nel libro di Afrodite Jones "Michael Jackson Conspiracy":

"La difesa di Michael Jackson ha dovuto affrontare tre sfide principali: l'accusa, i media e la legione di mediocri consulenti che circondavano il vulnerabile e innocente Michael Jackson. Sono felice di poter dire che abbiamo affrontato con successo tutte e tre le sfide".

Il processo si svolse con la dignità e la precisione di un uomo che vide l'innocenza di Michael, come molti dei suoi fan già credevano. Mesereau, dopo aver individuato molte ingiustizie, notizie distorte da un uomo chiaramente vendicativo, andò avanti insieme a due eroi non celebrati del suo team legale, Susan Yu e Robert Sanger, per dimostrare l'innocenza di Michael su tutti i fronti.

Prima del caso, era stato avvertito che avrebbe potuto rovinare per sempre la sua reputazione, poiché molti pensavano che Michael fosse colpevole. Ma come disse Mesereau subito dopo il processo,

"Quando l'ho incontrato ho capito che era innocente".

In seguito Mesereau affermò che Michael era una delle persone migliori con cui avesse mai avuto a che fare, e che era rimasto sorpreso da quanto fosse determinato.

Fonte libro "The Maestro" di Cadman.