"ПРЕКРАСНОТО Е ВИНАГИ СТРАННО. НЕ ИСКАМ ДА КАЖА, ЧЕ ТАЗИ СТРАННОСТ Е ПОСТИГНАТА ПРЕДНАМЕРЕНО, ХЛАДНОКРЪВНО, ПОНЕЖЕ В ТОЗИ СЛУЧАЙ ТЯ БИ БИЛА ЧУДОВИЩНА, БИ ИЗЛЯЗЛА ИЗВЪН РЕЛСИТЕ НА ЖИВОТА. КАЗВАМ САМО, ЧЕ ПРЕКРАСНОТО ВИНАГИ СЪДЪРЖА МАЛКО ЧУДАТОСТ, НАИВНА, НЕВОЛНА, НЕСЪЗНАТЕЛНА ЧУДАТОСТ, И ЧЕ ИМЕННО ТАЗИ ЧУДАТОСТ ГО ПРАВИ ПРЕКРАСНО. ТЯ Е НЕГОВ БЕЛЕГ, НЕГОВА ОСОБЕНОСТ. ОБЪРНЕТЕ СЪЖДЕНИЕТО МИ И СЕ ОПИТАЙТЕ ДА СИ ПРЕДСТАВИТЕ БАНАЛНА КРАСОТА!"
Шарл Бодлер



Francesca De Donatis

 


«Quando sono sceso dall'aereo a Dakar, in Senegal, in Africa, siamo stati accolti da una lunga fila di ballerini africani.
I loro tamburi e suoni riempivano l'aria di ritmo. Stavo impazzendo, urlavo:
"Va bene! Hanno il ritmo... Questo è tutto.
Questo è da dove vengo... l'origine!"».
Così Michael ricordava il suo primissimo viaggio nel continente africano, in Senegal nel 1974, con i Jackson Five. E più tardi, in un'intervista ad EBONY del 1992, definì quella terra come "una casa": «Per me è come l'alba della civiltà... è la radice di ogni ritmo».
Nulla ha mai scalfito il suo amore per l'Africa.
E in questo giorno di 26 anni fa, il suo legame con quel mondo si concretizzava nella consegna di uno speciale Premio umanitario. ❤
Il racconto di quell'evento, nel post in Pagina. 👇

💎 IL "DIAMANTE DELL'AFRICA" 💎
Il 2 novembre 1995, durante una cena di gala presso l'Hotel Hilton di Beverly Hills, Michael Jackson riceveva il premio speciale "Diamond of Africa" direttamente dalle mani del Presidente del Ghana, Jerry Rawlings.
Per assicurarsi di essere presente all'evento, Michael aveva perfino posticipato un viaggio in Europa, come spiegò lui stesso al presidente Rawlings e alla first lady:
«Avrei dovuto trovarmi in Germania, ma ho rimandato la partenza per poter essere qui. Sono stato avvisato della vostra presenza, e ho saputo della vostra missione per ricostruire l'Africa.
Non ho potuto resistere... amo l'Africa, l'ho sempre amata. Non siete soli».
La coppia presidenziale, a sua volta, ricevette in dono dal Re del Pop due spade finemente decorate, per conto del principe saudita Al-Waleed Bin Talal.
Come precisato dall'organizzatore dell'evento, il dottor Khalid Abdullah Tariq AlMansour, le spade erano state realizzate simbolicamente «per recidere la divisione, l'insicurezza, l'ipocrisia e il negativismo».
Ai commensali in sala, il presidente Rawlings disse di Jackson:
«Non avrei mai pensato di avere l'onore e il privilegio di ritrovarmi faccia a faccia con il genio della musica in persona. Incontrarlo in un giorno come questo è un onore. Ciò che più mi ha colpito è il suo essere un uomo di cuore».
Insieme alla first lady, gli consegnò poi l'elegantissimo "Diamond of Africa", con la seguente dedica:
«A un figlio prediletto dell'Africa, Michael Jackson, offerto dal comitato "That's What Friends Are For"».
E MJ ricevette il premio circondato da un gruppo di bambini che si unirono a lui sul palco, alcuni dei quali malati di cancro.
Prima che genio della musica, sempre e comunque un grande uomo di cuore. ❤
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Post di Francesca De Donatis e foto di Eric Di Scenza dal nostro Gruppo privato Michael Jackson FanSquare • ITALIA.

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