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THEY DON'T CARE ABOUT US
26 ANNI DI UN CAPOLAVORO SENZA TEMPO
In questo giorno di 26 anni fa, 31 marzo 1996, il capolavoro "They Don't Care About Us" di Michael Jackson veniva pubblicato come quarto singolo del doppio album "HIStory: Past, Present and Future", rilasciato nel giugno precedente.
Il Re del Pop aveva cominciato a lavorare sulla traccia già dal 1990, durante le sessioni per l'album “Dangerous”.
La sua intenzione era quella di comporre un brano dalle liriche aggressive il quale esprimesse la sua rabbia e indignazione nei confronti delle ingiustizie che i più deboli subivano ogni giorno nel mondo.
Le parole della canzone erano in concomitanza con una base ritmica tribale che sviluppò assieme a Matt Forger.
Quando, successivamente, Jackson e il suo team decisero di riprendere il brano per l'album “HIStory”, rielaborarono l'intero arrangiamento della prima demo registrata nel 1990.
Michael fece numerosissime prove con i suoi musicisti, arrivando ad ammassare oltre cento tracce sulle console.
L'ingegnere del suono Rob Hoffman, a proposito della lavorazione di “They Don't Care about Us”, disse:
«Michael voleva che la batteria avesse un certo attacco. Pretendeva che il suono ti picchiasse tutto attorno alla testa... Mi è toccato navigare attraverso milioni di suoni per avere quel groove. Solo la base percussiva occupava più di 20 tracce sul mixer!
Michael suonava e provava quel “boom-boom-tak-tak” per ore attraverso gli speaker, mentre nella testa scriveva il resto della canzone, compreso il testo».
Trevor Rabin, chitarrista della storica band Yes che suonò il pesante riff di intermezzo in “They Don't Care About Us”, ricordò: «Non ho mai visto così tante persone al lavoro durante una sessione di registrazione in vita mia».
Slash, che non necessita certo di presentazioni, fece da supporto per le restanti parti di chitarra, aggiungendo una venatura Hard Rock al pezzo che rimarca veementemente la durezza delle liriche e ne impreziosisce il sound.
L'assistente ingegnere del suono, Leslie Brathwaite, si espresse così in merito alla lavorazione del pezzo: «Fu tecnicamente un incubo, perché usammo credo quattro o cinque sintetizzatori da 48 tracce ognuno, collegati insieme solo per far suonare come si deve la canzone!»
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POLEMICHE E CENSURA
Quando l'album “HIStory” fu pubblicato il 15 giugno 1995, “They Don't Care About Us” creò scompiglio a causa di alcuni versi che vennero giudicati offensivi dalla comunità ebraica.
Le parole incriminate si trovano nella strofa: “Jew me / sue me / everybody do me / kick me / kike me / don't you black or white me”.
In particolare, “Jew me” e “Kike me” (“Dammi del giudeo” e “Dammi dell'ebreo”) destarono parecchio scalpore; seppur Michael, in un'intervista con Diane Sawyer, spiegò che il significato che lui voleva esprimere venne completamente stravolto, messo fuori contesto, e che non era assolutamente pensato per essere offensivo nei confronti di nessuna etnia e credo religioso.
Jackson, nel cantare quei versi in questa “filastrocca percussiva anti-oppressione”, vede se stesso come la vittima dei pregiudizi, ma la comunità ebraica e i media etichettarono le liriche come “antisemitiche”.
A seguito di questo polverone, fu costretto a porvi rimedio in sala di registrazione, coprendo con suoni elettronici le parole incriminate.
Musicalmente parlando, “They Don't Care About Us” non è solo una canzone che con impeto e rabbia sputa in faccia la verità agli oppressori dei popoli: è perfezione musicale in ogni sua cellula, una delle massime espressioni artistiche del Re del Pop.
L'unica “nota dolente” è che il testo, purtroppo, risulta più attuale che mai.
NEL VIDEO, Michael Jackson si esibisce in "Scream" e “They Don't Care About Us” davanti ai 55.000 spettatori dell’Asia World City di Manila, nelle Filippine. HIStory World Tour, 8 dicembre 1996.
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Post di Marco Di Gregorio e video di Stefano Idonia dal nostro Gruppo privato Michael Jackson FanSquare • ITALIA.